29 gen 2008

IL CELLULARE 2

Cellulare 2

Rod. non sa usare il cellulare.
Rod. ha il cellulare, a casa, spento.
Io, gli ho regalato il cellulare due anni fa.
Ecco come fu: Eravamo in montagna, fuori stagione, Rod non fa passeggiate lunghe e con qualche dislivello, perché non puo affaticarsi.
A me piace camminare, anche da sola, se non trovo compagnia, anche in sentieri che portano a malghe abbandonate o poco praticati perché non arrivano ad un rifugio con bar, cartoline e cartello con altitudine slm.
Una volta mi capita di fare un scivolone e prendere una storta, per fortuna non troppo dolorosa, un'altra mi trovo in un sentiero interrotto da una frana, e mi rendo conto che potrei farmi male, poi ci sono dei torrentelli con sassi scivolosi, o posso perdere la strada o fare tardi per un imprevisto ed aver necessita' di avvisarlo. Insomma, mi sentirei piu sicura se Rod potesse ricevere un mio messaggio, una eventuale richiesta di aiuto.
Rod capisce le mie paure, ma ritiene il cellulare un arnese scomodo, antipatico quando lo vede usare da altri. Per convincerlo deinitivamente gli dico che se ci succede qualcosa in macchina, per esempio un incidente o potrei sentirmi male, restare ferita, aver bisogno di aiuto, lui deve chiamare un soccorso; quindi deve avere un cellulare ed imparare ad usarlo.
In fondo sa gia un pochino-pochino usare il mio.
Rod acconsente.
Ottobre, il suo compleanno, gli regalo il cellulare. E' vero che il regalo lo ho fatto a me. Pero' ho cercato un modello simile al mio, per non complicarci la vita.
Errore 1 - simile ma non eguale. Ha i tasti piu piccoli e le sue dita ne pestano due assieme. Rimedio: tenere sempre in tasca una matita per schiacciare i tasti .
Errore 2 - ha un'altro gestore, questo in caso si puo rimediare comperando altra scheda.
Errore 3 - Nello schermo appaiono subito i messaggini, e Rod non sa scrivere. Non che sia analfabeta, ma quel sistema di tre o quattro lettere per tasto é fuori della sua disponibilita. Non vuole sapere come si usa, e BASTA.
Errore 4 - Il fondo e' decorato con nuvole o altri disegni che rendono ardua la lettura del visore. A questo problema ho rimediato trovando infine un fondo omogeneo.
Accendo e spengo io, metto in carica io, controllo io lo stato del credito e in caso verso la somma necessaria.
A Rod chiedo solo di imparare a telefonare e ricevere le chiamate.
Prima lezione: il cellulare in tasca telefona da solo perche´ i tasti sono sensibili; per sicurezza si deve bloccare la tastiera. Basta fare : Barretta + stelletta. Per sbloccare di nuovo Barretta + stelletta.
- Prova! - e Rod prova
- Ricordati : Barretta + stelletta
Rodolfo ripete e si ricorda.
Lezione 2 : per rispondere ad una chiamata basta schiacciare la barretta, la tastiera resta bloccata ma tu puoi parlare. Quindi se ti chiamo RISPONDI schiacciando la barretta.
Bene ha capito.
Va all'Accademia e … il cellulare é rimasto a casa.
Questo avveniva un anno e mezzo fa.


Oggi: Praticamente siamo allo stesso punto, Quando mi arrabbio prende il cellulare e lo mette in tasca ripetendo
-Barretta + stelletta, vero? Barretta + stelletta. Ma tanto all'Accademia non prende -
Io di tanto in tanto lo adopero, per consumare anche i suoi soldi e per evitare che venga bloccato per mancanza di uso .
Ho ricevuto a volte delle risposte alle mie chiamate, per esempio: - Sono qui sotto, al portone - Per strada, in vaporetto, tra i compagni dell'Accademia mai ha sentito lo squillo del suo cellulare. Quando siamo assieme, sente subito gli squilli del mio e si agita se non rispondo immediatamente.
Di solito Rod mi comunica l'ora del suo previsto rientro a casa cosi se fa un gran ritardo mi preoccupo.
Una sera tardi non era rientrato, pensavo che si fosse fatto male. Il cellulare suonava a vuoto. Al rientro disse che era a mangiare una pizza e non poteva chiedere aiuto ai ragazzi giovani ( ragazze) per telefonarmi.
Un'altra volta pioveva a dirotto e volevo andarlo a prendere con l'ombrello, ma il cellulare squillava a casa.
Prova vergogna a telefonare perche' non vuole fare la figura di quelli che raccontano a gran voce tutti i fatti loro. Quando sente squilli pensa sempre siano i cellulari degli altri; l'elenco delle chiamate senza risposta si riempie, ma lui non ha sentito niente.
Questo mese di gennaio il telefonino e' in piena attivita' ogni giorno arrivano da tre a sei messaggini :
- Oggi hai grandi possibilita 100 punti per vincere 1 milione di euro e ti compri quel che vuoi. Rispondi OK e puoi vincere proprio tu. Un contatto costo 1 euro -
- Dopo tre ore un altro sms : - Stai perdendo l'occasione della tua vita, rispondi subito a questo sms con ok e ricevi subito 100 possibilità di vincere il megapremio di 1 milione ! sempre costo 1 euro
- Offerta eccezionare rispondi Si e ricevi 500 probabilita di vincere il megapremio ….
- Dopo un'ora - Abbi fiducia nella fortuna, rispondi un sms con la lettera K e puoi vincere il megapremio ecc.
Rod non lo sopporta piu. Quegli squilletti con cui si mette in evidenza lo irritano. E il cellulare resta a casa. E vero che questi messaggi sono irritanti, sempre simili, con variazioni sul testo e il contenuto e' sempre questo:
- Allocchi miei, un euro adesso ed uno dopo, io posso anche promettervi un milione di euro, voi forse vi illudete ma milioni di euro li vinco io , sommando con pazienza tutti i vostri sms a un euro alla volta.-
-
Quello che mi fa esasperare e' che Rod ha imparato ad usare subito il nuovo cordless di casa, anche con la rubrica memorizzata e sa anche ascoltare la segreteria. Perche' il cellulare no?
- Domani vado all'Accademia, ma torno all'una. Il cellulare, lo lascio a casa, Tanto li non prende. -

23 gen 2008

il cellulare


24 gennaio '08

Il cellulare sta sempre spento e se non lo trovi è assolutamente inutile lasciare un messagggio; lui da solo non si farà vivo.
Oggi ho aperto una borsa ed ho trovato il poveretto, spento e depresso.
Lo ho acceso ed ha subito mostrato un elenco di chiamate e messaggi in segreteria.
Chiamate e messaggi - una decina - dalle otto del mattino alle 3 del pomeriggio - ora del ritrovamento del cellulare.
Tutti dello stesso numero, un numero sconosciuto, ho chiamato la segreteria: voce tremula, femminile, di persona anziana. Ogni piccola frase una sosta, poi riprende.
Messaggio delle ore 9
<< si ricorda di me? Lei mi ha fatto dei lavori sei anni fa. Forse non si ricorda, nel lavandino. Adesso il lavandino ha la guarnizione seccata, e l'acqua continua a correre. Lei verrebbe a fare una riparazione? Anche a pagamento. Perche l'acqua non si ferma.>>
Messaggio delle ore 10.30
<< lei non si ricorda di me? Sono la signora T.R. . Lei mi ha fatto un lavoro sul lavandino, sei anni fa. Ora la guarnizione deve essere seccata e l'acqua continua a correre. Se lei viene, anche a pagamento, perche l'acqua continua a correre.>>

Terzo messaggio ore 12.7'- la voce è sempre calma ma piu tremula.
<< ? Sono la signora T.R. di Savona, in via ……. Forse lei, lei non si ricorda di me.
Mi mi ha fatto un lavoro sul lavandino, sei anni fa. Ora la guarnizione deve essere seccata e l'acqua continua a correre. Se lei viene, sono disposta a pagarla, l'acqua continua a correre ……. >>
Poi un quarto messaggio alle 15, ma la signora tace, poi il clic ha perso la speranza di trovare l'idraulico in casa.

Sto per uscire con Rod, per muovere un poco auto e ponpon, ma la povera signora che mi cerca? Faccio il numero, deve essere poco che ha fatto l'ultimo tentativo, ma non risponde nessuno.
Usciamo, prendiamo l'auto e stiamo percorrendo la solita Triestina, quando improvvisamente squilla il cellulare.
Mi fermo di lato e sento la vocina tremula che , al mio”'Pronto?” riprende :
<< lei certo non si ricorda di me? Sono la signora T.R… di Savona >>
- io- “ signora, mi dispiace, non sono l' idraulico, abito a Venezia, e non posso esserle di aiuto, provi a controllare il numero, deve essere sbagliato”
<< oooh, mi dispiace, ooh mi dispiace,… mi dispiace tanto>>
Con la coscienza felice per aver dato la dritta alla signora di Savona, abbiamo potuto recarci alla nostra osteria preferita : CIAO DIETA!

22 gen 2008

IL COLBACCO

Il colbacco


Vi avevo detto che il colbacco di montone color marron glasse' al papa' stava cosi stretto che gli scappava dalla testa anche senza vento.
Abbiamo provato ad allargarlo casalingamente, ma non sarebbe mai entrato in testa a Rodolfo.
Con le conoscenze professionali di medicina che lui possiede, ho dovuto credere che non era possibile che la testa gli si fosse ingrossata di almeno 3 centimetri di diametro; esistono delle malattie che producono un rigoniamento della testa, ma sono rarissime e Rodolfo dice che se cosi fossse, ci sarebbero altri e ben preoccupanti sintomi. Alche qualche chilo di peso non puo provocare tale rigonfiamento della testa.

Per accertarmi ho tirato fuori vecchie fotografie di inverni precedenti, ma non si capiva bene, pareva che il colbacco fosse giusto gli anni scorsi.
Sara stata la neve o la pioggia, comunque il colbacco è minuscolo e non puo servire. Siamo andati a Treviso, la nostra meta per gli acquisti, visto che a Venezia trovi solo un borsalino o maschere da carnevle, estate o inverno che sia.
A Treviso abbiamo trovato un bel negozio di cappelli; avevano un colbacco di montone marron, col frontino. Senza frontino niente. La misura era 4 centimetri piu del numero del vecchio colbacco. La signorina, molto gentilmente ci disse che, visto che il colbacco rimpicciolito era un regalo del figlio, se glielo portavamo la prossima volta, avrebbe provato ad allargarlo. Ma intanto comperammo il nuovo colbacco, nonostante il grande frontino a becco d'oca che a Rodolfo non piace perché “è roba da americani”. Col freddo dei primi di Gennaio era meglio non aspettare di trovarne uno diverso.
Poi sapete che mi é venuta necessita di fare un poco di ordine. Quando comincio questo lavoro, generalmente attacco un angolo di soffitta, o un pacco di vecchie riviste in cantina, o lo sgabuzzino delle scarpe, il sottoscala delle scope, ecc.
Questa volta é stato il turno dell'armadio di camera, la parte in alto, quella del cambio di stagione degli indumenti che non stanno appesi con le grucce.
Per fare ordine bisogna buttare dall'alto della scala le scatole e buste di nylon piene di indumenti, giu sul lettone.
Poi si apre e si tira tutto fuori, si ragruppa con criteri diversi dai precedenti: se prima c'erano indumenti di Rodolfo, separati dai miei, ora mettero' i miei con i suoi, ma le maglie in una scatola, calze e corpetti in un'altra, maglioni che non abbiamo intenzione di usare in una busta con antitarme, sciarpe e pareo coi costumi da bagno ecc. attacco post it che poi si staccheranno. In fine si risale sulla scala e si cerca di far rientrare il tutto nello strato che prima conteneva tutto e in piu due golf vecchi e una camicia troppo piccola, che abbiamo deciso di sacrificare all'ordine.
E facendo questo lavoro si vide piombare sul letto un nuovo colbacco. Era proprio il Colbacco Canadese che Alessio aveva regalato il Natale scorso a Rodolfo. Bello, di misura giusta per la testa di R. e senza frontino. Per niente ristretto .
Ma allora ….? No, non ditemi niente.
So bene di chi é la colpa, di Rodolfo naturalmente che non solo non accetta di prendere fuori tutta la roba da inverno appena arriva l'autunno, ma ogni 15 giorni vuole qualche cosa di piu adatto alla stagione ( per lui le stagioni variano di 15 in 15 giorni) ma per di piu non si è accorto che il colbacco 'ristretto'era stato messo in pensione almeno da 15 anni. Terza colpa, lui non vorrebbe mai eliminare certi indumenti vecchi, e questi di tanto in tanto riappaiono.
Io ho una sola responsabilita : ho poca memoria e non ho guardato nelle vecchie fotografie la forma, ma solo come calzava,.

Ecco a cosa mi serve fare ordine.

19 gen 2008

CRONACA DI UN TRIP CON NAVIGATORE STELLARE

3-BLOG : UN TRIP CON IL NAVIGATORE STELLARE
SERA DEL 24 DICEMBRE - APERTURA DEI DONI,
EUGENIO HA FATTO UN REGALO PER ENTRAMBI I GENITORI: UN TONTON CHE PERMETTERA', SECONDO LUI AI GENITORI DI NON PERDERSI FRA LE COLLINE TOSCANE QUANDO PARTONO ALLA SCOPERTA DI VINI, ALBERGHETTI SOLITARI, PICCOLE CHIESE DIROCCATE, E AL TEMPO STESSO POTRANNO LITIGARE LIBERAMENTE SU QUANTO DICE LA VOCE DEL TONTON CHE, CERTAMENTE IL PADRE PRUDENTE VORRA' SEGUIRE ALLA LETTERA, MENTRE LA MADRE PREFERIRA' PROPORRE DELLE VARIAZIONI.
LA MADRE ALLA PRIMA NON VORREBBE UNO STRUMENTO CHE LE COMPLICHI LA VITA, MA PER NON FARSI SOPRAFFARE DAL PROGRESSO DECIDE CHE, PASSATE LE FESTE PIENE DI TRAFFICO, ANCHE PER GRADIRE, PROVERA'
ORE 9, LIBRETTO DI ISTRUZIONI, SEMPLICI, DUE PAGINETTE RIPETUTE DIECI VOLTE PER 10 LINGUE, CASOMAI NON CAPISSI PIU L'ITALIANO; LO SO QUASI A MEMORIA, OGNI DUE RIGHE RIPETE CHE É FACILISSIMO DA USARE. LEGGO E RILEGGO, NON MI INSOSPETTISCO.
MEGLIO COMUNQUE PORTARE TUTTA LA CONFEZIONE CON ISTRUZIONI, CAVETTI, VENTOSA PER MONTAGGIO, OLTE AL CELULARE CHE … NON SI SA MAI, LA MANCIA PER I GUARDASALA.
-RODOLFO, ECCO SONO PRONTA -
-MENO MALE CHE VOLEVI PARTIRE PRESTO, SONO LE 10.30-
IN GARAGE ESTRAGGO IL CAVO DI ALIMENTAZIONE, TOLGO L'ACCENDINO E LO INFILO, INFILO L'ALTRO CAPO NEL VISORETTO, POI CERCO DI FAR ADERIRE LA VENTOSA AL PARABREZZA, NIENTE.
ECCO HA UNA PELLICOLA TRASPARENTE, LE PENSANO TUTTE PER COMPLICARE LE COSE, RODOLFO TACI, NON FARMI INNNERVOSIRE PRIMA DELLA PARTENZA, ECCO, ADESSO LA VENTOSA É ATTACCATA MA IL COSO NON CI STA, IL VETRO É TROPPO OBLIQUO, NON SI RIESCE NEMMENO AD INFILARLO, E POI COME FACCIO CHE ADESSO É CAPOVOLTO,
-NO! RODOLFO, NON POSSO TOGLIERE IL CAVO DI ALIMENTAZIONE, SERVE E NON É PERICOLOSO, NON DEVI METTERCI IN MEZZO LE MANI E BASTA, NON VEDI CHE HO PROBLEMI NON METTERTI ANCHE TU …
NON CI STA PROPRIO, CHE SIA UN MODELLO PER QUEI FUORISTRADA CHE HANNO IL PARABREZZA PROPRIO VERTICALE? ECCO VEDI LA VENTOSA HA UNA SPECIE DI TESTINA CHE GIRA, ECCO CI STA ADESSO, MI PAREVA IMPOSSIBILE CHE EUGENIO…
TUTTO A POSTO, NON COPRE NEMMENO TANTO LA VISUALE, LO ACCENDO, MA NON GLI DICO DOVE ANDIAMO, IL GUARDASALA CI STA GUARDANDO DA UN PEZZO E CON UN SORRISO GENTILE (HA APPENA PRESO LA MANCIA DI NATALE) DICE - SONO COSE CHE SI IMPARANO UN POCO ALLA VOLTA!-
ANDIAMO, MI FERMERO' IN STRADA A DARGLI UNA META, CON CALMA, SENZA OCCHI GIOVANI CHE TI GUARDANO. EUGENIO HA GIA IMPOSTATO LA ICONA CON IL PIAZZALE ROMA, COSI I GENITORI NON RISCHIA DI PERDERLI PER STRADA. SCENDENDO LE RAMPE TOCCO LO SCHERMO E APPARE UNA SINTETICA MAPPA, MA CONTEMPORANEAMENTE TOK, TONTON E VENTOSA SI SONO STACCATI E PREMENDO NON VOGLIONO PIU ADERIRE AL VETRO. METTO TONTON SUL PORTA OGGETTI SUL CRUSCOTTO, É UN POCO STORTO, MA SI RIESCE A VEDERE LOSTESSO, PIEGANDO LA TESTA. A NOI LE VENTOSE HANNO SEMPRE DATO PROBLEMI,
-LASCIALO LI CHE GUIDO IN PACE, FINITO IL PONTE, AL PRIMO SLARGO MI FERMO E CERCO DI SISTEMARLO. POI HO UN'IDEA, -RODOLFO, POSSIAMO ANDARE A JESOLO, PRENDIAMO LA TRIESTINA E INTANTO TU PUOI PRENDERE TONTON IN MANO COSI' VEDI COSA MOSTRA LO SCHERMO -
RODOLFO ADORA ESSERE CONDOTTO IN AUTO, NON HA MAI PRESO LA PATENTE, PER MANCANZA DI TEMPO E PERCHÉ GLI PIACE SOPRATTUTTO GUARDAR FUORI, DA FINESTRINI, SCHERMI TELEVISIVI O CINEMATOGRAFICI, GLI PIACE STAR COMODO E CHE IL MONDO GLI GIRI DAVANTI. A ME PIACE GIUDARE, ANCHE DI NOTTE.
QUESTO PICCOLO TV CHE É TONTON GLI PIACE DA MATTI : VARDA, EL GIRA COME LA STRADA, EL MOSTRA E CURVE E LE TRADE LATERALI, EL METE INOMI, … EL SCRIVE SEMPRE CHE NO GAVEMO DESTINASION, EL DISE. CERTO É DELUSO, PERCHÉ VORREBBE FARCI VEDERE QUANTO É' BRAVO AD INSEGNARCI LA STRADA. -DOPO LO ACCONTENTEREMO.
-VARDA, EL MOSTRA EL DISTRIBUTOR, EL AVVISA I LIMITI DE VELOCITA', CIO' TI XE DRIO ANDAR PIU DEI 50, EL SEGNA IN ROSSO, SENTI EL SONA AI INCROSI -
INSOMMA RODOLFO SI DIVERTE.
-FAVARO, TESSERA- RODOLFO HA L'IMPRESSIONE CHE CI SIA UNA PRICIOLA SULLO SCHERMO, LA PULISCE, ALLORA TONTON SI INCAVOLA SUL SERIO E MOSTRA LA PIANTINA DI SAN DONA DI PIAVE, MOSTRA ANCHE I NOMI DELLE STRADETTE, MA NON SIAMO LI.
-ROD, NON PREOCCUPARTI, ALLA PRIMA A DESTRA MI INFILO DENTRO E MI FERMO COSI CERCHIAMO DI RIMETTERLO A POSTO, MAGARI SPENGO E POI RIACCENDO.
-ROD, NON PREOCCUPARTI, ALLA PRIMA A DESTRA MI INFILO DENTRO E MI FERMO COSI CERCHIAMO DI RIMETTERLO A POSTO, MAGARI SPENGO E POI RIACCENDO.
ECCO, E UNA STRADA CHIUSA, CON DEI PARCHEGGI DA UN LATO, SAREBBE LA PARTENZA PER DEI PERCORSI NATURALISTICI A PIEDI O IN BICI LUNGO IL SILE.
ECCO, TOCCO LO SCHERMO ED APPAIONO ALCUNE ICONE, UNA CHE CAPISCO BENE, HELP, E QUELLA CHE ADOPERO OGNI VOLTA CHE COL PC HO UN PROBLEMA E MI TROVO LE SPIEGAZIONI PER RISOLVERLO.
PER TONTON NON É COSI', NON VENGONO FUORI ISTRUZIONI DETTAGLIATE SU COME IMPOSTARE IL PERCORSO O USCIRE DA UN PROGRAMMA. NO, VENGONO FUORI UNA LISTA DI MEDICI, MA SCHERZIAMO? COSA CI SERVE UN MEDICO, CERVO DI CAMBIARE PROGRAMMI CON LA FRECCETTA.
PEGGIO, INDIRIZZI DI PRONTO SOCCORSO, FARMACIE CON NUMERI DI TELEFONO, E INFINE UN OSPEDALE . NON RIESCO AD USCIRE DAL PROGRAMMA, SONO IN AGITAZIONE E SCHIACCIO L'UNICO QUADRATINO SCHIACCIABILE, "CHIAMATA EFFETTUATA … LOCALIZZAZIONE CONFERMATA, ARRIVA IN MINUTI …"
ALLORA MI PRENDE IL PANICO. SPENGO TUTTO , GIRO L'AUTO ED ESCO DI FUGA DA QUESTA STRADA CHIUSA PRIMA CHE ARRIVI L'AMBULANZA. COME POTREI DIRE -SCUSATE TANTO, STIAMO IMPARANDO AD USARE TONTON-
VIA DAL SILE, VIA DI CORSA PER I CAMPI VERSO ALTINO.
NON MI ARRENDO MICA, C'E' UNO SLARGO BELLO LIBERO CON TRE CASSONETTI DELLA SPAZZATURA, NESSUNO A DISTURBARE. RIACCENDO TONTON E VOGLIO DARGLI UNA META CHE CONOSCO BENE, TREVISO, COSI' POSSO CONTROLLARE COSA FA.
TOCCO NAV. VERSO E VENGONO FUORI LE FIGURINE CASA, STELLA, 3CASE, RETE DA PALLAVOLO, DISTRIBUTORE, FRECCIA A DX.
TOCCO 3CASE CHE SAREBBE CENTRO ABITATO, ECCO ALTRE 4 ICONE: GRATACELI, 3CASE = A PRIMA, MACCHIA VERDE CHE SAREBBE CODICE POSTALE, (CHI MAI VORRA PER META UN CODICE POSTALE? UN POSTINO) E UN INCROCIO.
SCELGO I GRATACELI CHE VUOL DIRE DIGITARE IL NOME DELLA CITTA. IO SCRIVO TREVISO, E QUESTO TA DREVISO PASSA SUBITO PER UNO SCIVOLONE DEL DITO, A TREVISO BRERSCIANO, E NON C'E' UNA FRECCIA PER RISALIRE AL TREVISO VENETO. NON SI LASCIA CONVINCERE, MA NON ABBIAMO INTENZIONEDI ANDARE COSI LONTANO, POI CHIEDE SE SI VUOLE PEDAGGIO O NO . NOI NO EVITIAMO LE AUTOSTRADE, QUASI SEMPRE.
MA LUI AMA STRADE CON PEDAGGIO. QUESTO PURTROPPO ABBIAMO SCOPERTO CHE É UNA SUA AMBIZIONE
PAGARE PEDAGGIO, CIOE' CORRERE ALLA PIU VICINA AUTOSTRADA PER POI NON AVER PIU NIENTE DI COMPLICATO DA FARE.
NON VOLENDO ANDARE A TREVISO, MA NEL BRESCIANO, SENZA PEDAGGIO, É RIMASTO PERPLESSO, IN QUEL FRANCOBOLLO DI SCHERMO HA FATTO ENTRARE UNA CARTINA DI VENETO E LOMBARDIA E VOLEVA LE ALTERNATIVE, O LE MOSTRAVA? NON SI VEDEVA NIENTE.
NOI SIAMO EDUCATORI E SAPPIAMO RESISTERE ALLA TESTARDAGGINE, E SICCOME LA STRADA PER TEVISO LA SAPPIAMO, SIAMO ANDATI AVANTI.
ALLORA SI É SCOPERTO CHE TONRON É UNA SIGNORINA, PERCHÉ HA INCOMINCIATO A PARLARE, A DARE ORDINI, IL TONO DIVENTAVA PERENTORIO E ADDIRITTURA PETULANTE QUANDO SI ARRIVAVA IN PROSSIMITA' DI INCROCI DOVE VOLEVA ASSOLUTAMENTE CAMBIAR ROTTA E PRENDERE LE INDICAZIONI VERDI DELL'AUTOSTRADA. << TENERSI SULLA DESTRA E POI VOLTARE A DESTRA, .. VOLTARE A DESTRA>> SUPERATO L'INCROCIO, A VOLTE TACEVA E MOSTRAVA LA STRADA SENZA IL SOLITO COLORE VERDE, ALTRE VOLTE DICEVA << APPENA POSSIBILE TORNARE INDIETRO, TORNARE INDIETRO>> E MOSTRAVA UNA FRECCIA SULLA STRADA IN DIREZIONE OPPOSTA A QUELLO CHE STAVAMO FACENDO.
NON LE ABBIAMO PIU BADATO E SIAMO ANDATI AL EX FORO BOARIO DI TREVISO. ABIIAMO PARCHEGGIATO, ABBIAMO SPENTO TONTON E L'ABBIAMO MESSA IN TASCA.
ORMAI LA CHIAMIAMO PONPON COME LE RAGAZZETTE AMERICANE CHE IN GONNELLINO E CON PENNACCHI SI DANNO TANTO DA FARE NELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE USA.
ABBIAMO MANGIATO IN UNA OSTERIA CHE CI PIACE TANTO, ABBIAMO PRESO UN CAFFE CON BELLA TOILETTE, ABBIAMO TROVATO UNA LAMPADINA SPECIALE, E IL RADICCHIO TARDIVO CHE COSTA 2 EURO MENO CHE A VENEZIA, ABBIAMO VISTO LA MOSTRA DI TANCREDI AL MUSEO E QUANDO SIAMO TORNATI ALLA MACCHINA ERA GIA BUIO.
TOCCATA L'ICONA -CASA-BASE- PONPON HA RICOMINCIATO LA CRISI CHE VOLEVA L'AUTOSTRADA, COME UN BAMBINO CHE VUOLE IL GELATO , E DAI E DAI, NON HA SMESSO FINO A MESTRE.
CI PIACE COMUNQUE, PERCHÉ FA GLI SQUILLETTI PER I LIMITI DI VELOCITA', ALTRI SUONI IN VISTA DI AUTOVELOX E SEGNA IN ROSSO QUANDO CORRI TROPPO, E POI RODOLFO NON HA DORMITO, CHE SUL PONTE CHE É 4 KM TUTTO DRITTO.
UN POCO ALLA VOLTA IMPAREREMO COME ANDARE D'ACCORDO ANCHE PER IL PEDAGGIO.

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17 gen 2008

APRITI UN BLOG: CRONACA

5gennaio - Anna … perché non apri un blog anche tu? E' molto facile e se vuoi ti posso aiutare!
Provo subito, provo il 7, provo l'8 fino alle 3 di notte, ma non riesco. Sono troppo imbranata, non riesco a trovare la schermata giusta. Mi sudano le mani.
Anna perseverante come nessuno continua a mandare istruzioni.
Forse rinuncio, mi costa troppa fatica ed ore in tentativi. Intanto Rodolfo brontola, perché non mi godo con lui la TV e quando si sveglia si accorge che è notte.
Infine clicco sulla parola magica scritta da Anna, , probabilmente col taglia incolla dalla schermata che a lei si apre, e apriti sesamo si è aperta anche per me.
11 gennaio, - calma- compilo i dati, trascrivo le parole sciolte nell'acqua, poi mi si consiglia di scegliere un modello tra gli esempi. Non mi piacciono ma, se è necessario. Clicco uno a caso, volevo cambiarlo ma non riesco; ci penserò dopo, intanto infilo il mio testo, e comunico ai figli parenti ed amici fidati il mio indirizzo blog; con enfasi entusiasta come se fossi la prima a partorire un blog,: quando riesco a fare qualcosa mi viene una euforia che mi sento proprio sbronza. Mi pare impossibile, sono come un lattante che riesce per la prima volta ad alzarsi agrappato ad una tovaglia: molto instabile, in pericolo che mi arrivi in testa qualche piatto, ma felice.
Anna risponde subito << mi si apre su qualcosa di strano, probabilemente mi hai trascritto l'indirizzo sbagliato.....>>
A me si apre il post ma chiaro, Anna Aiutoooo <Mi perdo in un mare di Helps in inglese, che vocabolario alla mano, non capisco. Di cosa sto parlando con costoro?
Ecco; un papiro di clausole legali da accettare che ti mette in crisi. Sarà per via del figlio avvocato, il mondo legale mi é ostile.`
L'utente accetta di utilizzare il Servizio conformemente a tutte le leggi, normative e direttive locali, nazionali e internazionali in vigore, ivi comprese eventuali leggi e norme riguardati....
Ecc ecc.
Perchè non ho iniziato con qualcosa di breve ?
Ho scoperto che potevo tenere la bozza quando avevo gia inviato tutto.
Allora Volevo buttar via tutto,invece non ci riesco.
Anna : <So che sei in grado di fare benissimo e sono sicura melgio di me che non ho per nulla senso artistico e poi....tu scrivi troppo bene!!!!
Allora.....continuo a non vederlo, quindi nessuno riesce a vederlo....prova ad aprirne un altro perché ci deve essere un errore.
Puoi SEMPRE modificare i post anche dopo che li hai pubblicati, puoi decidere se tutto il mondo può legger il tuo blog o solo le persone da te autorizzate, insomma vedrai che piano piano sistemerai tutto.
Se hai bisogno di aiuto, io sono qui!!!!
Quanto alle cose legali, credo che loro si tutelino solo da eventuali cose che si possono scrivere che offendano qualcuno e con le parole che si vedono strane tutelano la tua privacy.....insomma tutto il resto è roba d AVVOCATI e noi che cmq la legge non la infrangiamo con la nostra spontaneità, non ci riguarda.

Voglio leggerlo!!!! dai, dai, dai....>>
Questa lettera è un trattato di didattica applicata. Anna è una sensibile psicologa, sostiene e sollecita il mio orgoglio, riesce a tranquillizarmi. GLI INSEGNANTI DOVREBBERO IMPARARE.
Intanto l'avvocato telefona e dice che cercando di aprire il mio blog è riuscito solo a vedere un sito porno “Togli tutto, é meglio" ha detto da bravo figlio che protegge la mamma svampita.
La notizia non mi sconvolge, anzi, se una pattuglia di carabinieri anti pedofili suonasse il campanello ora, per controllare il contenuto del mio pc, mi farei aiutare da loro che di internet se ne intendono.
Forse Rodolfo sarebbe in crisi, immaginerebbe il suo nome sul Gazzettino, meglio non dirgli niente, a lui non vien da ridere.
Comincio le complicate operazioni di eliminazione, ma…. una emali di Anna
Il 12 gennaio LO HA VISTO, il nuovo Blog esiste!
Fortunatamente non ho completato l'operazione elimina tutto, non avrei avuto il coraggio di ricominciare.

13 gen 2008

il tavolo di cucina,




Fare ordine, ordine, ne, ne, no
C’è qualcuno che mi insegni a far ordine?
Rapidamente però perché devo fare le cose che mi piacciono, quelle che m’intrigano,
quelle che non voglio aver ancora in sospeso nel 2028.

12 gen 2008

Blog Blog -

Blog, blog, è il rumore di qualcosa che va a fondo?
Fra quattro mesi compio settant'anni.
Se penso ad una persona di settant'anni immagino una persona vecchia, vestita di grigio o di nero generalmente con poca voglia di godere la vita; se donna, porta il cappello sotto cui si intravvedono i capelli ben annodati, gonne sotto il ginocchio, la borsettina infilata al braccio sinistro, che frequenta la chiesa con devota frequenza, che fa la spesa, stira, rammenda, legge il giornale e soprattutto si preoccupa.
Ecco, questa non sono io, quindi io non ho settant'anni nella mia immagine mentale. Non so capire bene cosa sia aver gia 70 anni. È grave?
Questa è mia madre. Quindi qualcosa è cambiato, ma il mio cervello non ne ha preso nota.
Il mio cervello, in effetti, prende nota di tutto, con molto disordine e confusione, questo da sempre, ma con graduale aggravarsi dovuto all'eccesso di dati da archiviare.
Perché nessuno ci insegna ad archiviare le memorie? Anche nel computer ho un eccesso di dati che non hanno ordine, più li metto in cartelle che contengono altre cartelle, più li salvo, più scompaiono, per apparire improvvisamente quando cerco altre cose.
Mia madre, nata proprio nel 1900 aveva un senso innato dell'ordine e sapeva sempre dove trovare le sue cose. Probabilmente nascere in un anno così matematicamente esatto le ha giovato.
Io sapevo sempre quanti anni lei aveva, mi bastava sapere in che anno ero io; ma i miei anni, quando cominciarono a superare i 35 mi si confusero, a volte ne dichiaro di più a volte di meno, dico un numero a caso. Quest'anno so che ne compio in aprile 70.
Di questo sono sicura senza fare sottrazioni, è l'ordine che ho voluto dare a questo 2008.
Comincio dall'età perché ammettiamo che se va bene, riesca ad essere sufficientemente lucida ed autonoma per altri 20 anni, devo assolutamente riuscire a far ordine nelle mie cose, a finire tutti i lavori iniziati e messi in attesa, a buttar via la quantità di cose che ingombrano computer, cassetti, armadi, mensole, pavimenti, casa in generale.
Devo rendermi conto che non ho 35 anni, il fatidico “mezzo del cammin” di Dante.
Buttare via è una cosa che non so fare e questo è colpa di mia mamma: buttava via tutto lei. Mi apriva la cartella e buttava in pattumiera la frutta acerba che avevo raccolto per mangiarla di nascosto, i pezzi di vetri e ceramica che trovavo giocando all'archeologa, buttava via tutto quello che non fossero libri quaderni, penne e matite.
Io raccolgo molte cose: conchiglie, sassi, legni, ossa, fotografie, pagine di giornali, figure, grossi chiodi, cocci archeologici ed ogni altra cosa che scelgo tra mille altre passeggiando in riva al mare, in montagna, in viaggio. Quando voglio buttar via sono dolori: mi passano le ore ed alla fine con fatica ho scartato uno o due elementi.
Andrei molto bene ad eliminare le cose inutili degli altri, allora so con certezza se una cosa non vale niente, e mi riusciva bene con le cose di mio marito, per esempio le pubblicazioni di medicina che invadevano troppo la casa. Quelle a cui non aveva tolto la pellicola, le liberavo io, le sfogliavo e le trasferivo in cantina. Qui restavano a lungo. Poi arrivò la raccolta differenziata.
Rodolfo andò in pensione, abbiamo contribuito assieme alle raccolte e il problema si è aggravato.
C'è qualcuno che mi insegni a far ordine?
Rapidamente però perché devo fare le cose che mi piacciono e quelle che m'intrigano, quelle che non voglio aver