22 dic 2010

Al cinema 3

Anche questa sera siamo andati al cinema, pioggia tutto il giorno:

-Adesso che piove poco ci conviene andare per vedere il film di Woody Allen, magari domaani c’è acqua alta o nevica.

-Va bene andiamo almeno ci ripaga del film di Mattone-

- A proposito sai che ad Holliwood party lo hanno intervistato, è in viaggio di nozze e il suo film va alla grande, ha fatto un fottio di incassi.

- Probabile che tutti I ragazzi che devono portare storia agli esami sperino di risparmiarsi così un po’ di pagine di studio. O sono I prof che li consigliano di andarlo a vedere, visto che l’anno prossimo sara il centennario dell’unità, puo fornire qualche idea per I temi di maturità.

All’uscita la cassiera che era quella dell’altra sera ha detto: “meglio questo vero? Da questo escono tutti sorridenti, io ne ho visto solo un pezzo, divertente, invece -Noi Credevamo- per fortuna che è in saletta B, scappano tutti prima della fine, così lungo e noioso che non resistono.

Poi ha proseguito- Mi dispiace per voi, c’è l’acqua alta adesso-

- Come? Acqua alta? Ma se non hanno suonato le sirene! C’è, bella alta.

- Pazienza, ci bagneremo le scarpe, è proprio qui fuori-

- Aspettiamo, dice Rod.

- Ma scherzi, è mezza notte e loro chiudono, vuoi stare un’ora appollaiato sui due scalini del cinema?

E siamo andati a casa, cercando I percorsi piu alti e con una simpatica sosta dall’Antica Adelaide che era piena di gente, come sempre quando c’è l’acqua fuori.

Aiaiai Vecchiaiaiai al cinema

Veccchiaia aiaiaiaiai

Finito il film, ultimo spettacolo, in saletta piccola (una cinquantina di posti) Rod mi dice che va al gabinetto, io lo aspetto fuori della sala .

Aspetto, aspetto, arriva il ragazzo a vedere se siamo usciti tutti e gli dico che il marito è alla toilette.

Lui annuisce e se ne va.

Io aspetto, e Rod non si vede.

Torna il ragazzo, in compagnia della sua ragazza, finchè non usciamo tutti lui non puo andarsene, mi vede e dice – Non c’è fretta, faccia con comodo!!- ed ha la faccia gentile, per niente scocciata. Io torno in sala, vado alle toilette, quella degli uomini è vuota, a luce spenta; deve essersi sbagliato, non guarda mai bene le figurine prima di entrare.

Anche qui dalle donne è buio. Chiamo, Rod RRROOOOD, dove sei finito, cosa fai?

Silenzio.

Mi preoccupo veramente, non puo scomparire così un uomo, come a “chi l’ha visto?” agitata mi immagino gia in TV a fare un appello pietoso:

“Torna a casa, non ti faremo ritorsioni, ti vogliamo tutti bene, se hai un problema parliamone, ma torna subito! ”

Allora chiamo il ragazzo e dico: Mio marito è scomparso, non so come abbia fatto, ma se ne è andato, sono preoccupata .

Il ragazzo corre su e apre una misteriosa porta di sicurezza che non avevo notato e mi prega di tenerla aperta perché da fuori non si apre, e chiamiamo.

Dal fondo di una ripida scala Rod risponde, deve risalire piano piano e spiega che ha bussato e chiamato, appena si è accorto di aver sbagliato porta, ma noi non sentivamo e lui non sentiva i miei richami.

Eccolo, finalmente e scoppiamo a ridere, ma lui deve ancora andare in gabinetto.

Mi no go visto la scritta TOILETTE, ma go visto el disegno de un ometto che correva, pensavo che …

Questa volta sto sulla porta, non vorrei che prendesse di nuovo l’uscita di sicurezza.

Buona serata, auguro ai ragazzi, almeno avete una scusa divertente da raccontare agli amici che vi vedono in ritardo!

4 dic 2010

Vecchiaia e conservazione


Come fare a gettar via se fin da quando avevi un anno ti hanno predicato che tutto puo essere ancora utilizzato per qualcosa, domani?

Adesso che ha 80 anni passati, fa piu fatica di me che ne ho 10 di meno.

Si mette un cerotto e l’involucro lo appoggia sulla mensola del lavabo, ha paura che ad aprire lo sportello sotto dove sta la patumierina, e a buttarlo dentro, sia compiere un atto quasi irreparabile. Ricordo forse di sacchi di immondizie riaperti e frugati tra resti di cibo, cartacce e polvere, per recuperare un foglietto con preziosa annotazione?

Il fatto è che non buttando via niente poi non ricorda piu dove stanno le cose da usare. Cio che funziona da giovani con la memoria ancora poco riempita, da vecchi non va, come un archivio anagrafe metropolitano tenuto da un analfabeta.

Così è successo. La banca di tanto in tanto manda un nuovo bancomat, basta distruggere il vecchio, vero!

Ma se uno tiene tutto, un po’ qui e un po’ altrove, è difficile vivere, diventa un dramma se anche uno ci vede meno di una volta.

-Devi averne uno vecchio! Cercalo in quel cassetto, o nella credenza delle foto!

- Non lo ho mai avuto, uso solo la carta di credito.

- Ma se lo davi anche a me per prelevare dalla tua banca, io mi ricordo il numero segreto.

- Anche io, e me lo sussurra in un’orecchio.

- No, questo è per la carta di credito! Io mi ricordo questo, e sussurro anche io come se avessimo i ladri in casa

Alla fine va a rovistare nei suoi angoli segreti, sotto i calzini o dentro una maglia e arriva con una scatolina in cui c’è una raccolta di bancomat scaduti, assieme a tesserini sanitari, tessere dell’ACTV, santini di prime comunioni, altre cose: RICORDI insomma

- Ma sei matto?

E prendo una forbice e faccio striscioline e quadratini che mescolo e infilo un pochi nel cartoccio del latte, altri frammenti dentro un contenitore di plastica da riciclare, altri tra le bucce d’arancia e patate. A Venezia non abbiamo la raccolta dell’umido.

A voi succede?

3 dic 2010

AL CINEMA

Al cinema

Rod vede alla TV i prossimamente dei films : - Questo voglio proprio vederlo, si chiama “noi credevamo” è sull’unità d’Italia, sembra un bel film. Ricordati, quando vai al supermercato, di vedere se al Giorgione è in programmazione.-

Torno dalla spesa e mi chiede che film fanno; ogni giorno, e brontola che non vuole perderlo come ci è successo altre volte, perché hanno detto che è nelle sale da ottobre e come mai non lo si è ancora visto? Dubita che io abbia veramente controllato.

Di tanto in tanto, siccome non si fida, telefona al cinema per sentire la segreteria. Se risponde la cassiera, che è giovane e gentile, è ancora piu contento, fa un po’ di conversazione, chiede come mai era previsto per ottobre ed è finito quasi novembre e non lo si è visto. Lei si inventa qualche scusa, perché Rod non può credere che, stando alla cassa, non venga informata su queste cose.

Finalmente oggi venerdì è uscito, è il primo giorno di programmazione, di solito noi andiamo martedì o mercoledì, ma Rod non vuole che lo ritirino, cosa che accade a volte.

Certo si comincia male, tanto pubblicizzato e dal primo giorno già in sala B, che terrà si e no 50 poltroncine. Poi comincia al secondo spettacolo, prima continua il film della settimana scorsa. Deve essere anche lungo perché l’ultimo spettacolo di solito in sala B inizia alle 21 e tre quarti, mentre questa volta inizia alle 9 e 20.

Ceniamo presto, usciamo in anticipo e siamo presto al Giorgione .

Sono entrata due passi prima di Rod, per chiedere se ci fanno salire con l’ascensore. Chiedo due ridotti per “Noi speravamo” la cassiera sorride e mi dice :- E un mattone.-

Io: - Me lo immaginavo, lungo e un mattone, una rottura vero? mio marito ci teneva tanto –

-No ! dice la signorina, - dicevo se intende vedere quello di Martone, il regista, comunque è anche un mattone, è vero!-

E scoppiamo a ridere.

Rod arriva e vuol sapere perché ridiamo così allegre. Per il film che non si chiama – noi speravamo-

- Mi raccomando , mi dice Rod, se non ti piace, non fare poi una polemica –

- Prometto -

Alle 12 e mezzo è finito. Il piu brutto film della stagione. Noi speravamo di non prendere un bidone, siamo usciti e piove gelata.