Sono arrivati i libri
Sono arrivati i libri.
Se in un paese straniero molto esotico rispetto al tuo arriva uno che anche se non è proprio compaesano, parla la stessa lingua e dipende dalla stessa struttura,è probabile che lo incontri.
Se poi sei alla fine 1800, quando pochi viaggiavano, le probabilità di incontro aumentano.
Il mio supporre era giusto, sfoglio tutto il libricino diario di un viaggio in Persia e ad un tratto trovo un breve paragrafo che parla proprio dei K: che cercavo. L’autore del diario li aveva conosciuti , e come nelle mie speranze, incontrati.
Ero fuori di me dall’entusiasmo, la storia della famiglia di Rod si completa di un’altro tassello.
Appena Rod è arrivato a casa lo ho letteralmente assaltato con la magnifica notizia.
Meraviglia, non ha fatto una grinza, non mi ha voluto dare soddisfazione. Allora la mia natura infiammabile è esplosa: sono anni che raccolgo notizie, che leggo scritture illeggibili, che guardo foto scolorite e cerco di decifrare volti e luoghi, che leggo cataloghi di mostre e libri in biblioteche, ho sfogliato giornali vecchi trasportati in diapositive, ecc. e tu non capisci cosa vuol dire per me aver trovato questa notizia?
-Leggimi tu questa cosa, fa lui allora. Io comincio a leggere dove l’autore del diario spiega di essere un trentino che per l’esercito dell’imperatore d’Austria è andato a fare l’istruttore in Persia. Lui dice che suo nonno non era trentino, io urlo che non sta attento che è l’autore del diario, quello che ha incontrato suo nonno, che è trentino.
Riprendo a leggere e mi accorgo che Rod sta dormendo.
Due giorni dopo telefona al figlio e fiero gli annuncia che ha trovato un libro che ha una nota del nonno morto in Persia, e che ha comperato il libro ordinandolo a IBS libri.
Capito! Lui ha trovato, Lui ha comperato, Lui, che non ha nemmeno ascoltato quello che gli leggevo. –Come tu?-
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