17 ott 2010

ottobre 17, 2010

La CartaVenezia di Rod, gratuita per gli ultra 75enni non funziona più. Angela dice che è dal primo settembre che chi ha un reddito sufficiente deve pagare il biglietto e che le tessere gratis sono scadute.

Andiamo a piazzale Roma per rinnovare la tessera, Rod, incazzato per dover pagare e tremebondo per aver fatto alcuni viaggi senza sapere che avrebbe dovuto pagare, e che ormai non può pagare a nessuno.

Intanto al pontile di San Marquola non ci sta bigliettaio e Rod fa l’ultimo viaggio gratis, continuando a dire a mezza voce quello che dirà al controllore se dovesse venire, visto che il marinaio gli ha detto di non preoccuparsi, che lui avviserà il controllo.

In Piazzale R. prendo il numero alla macchinetta che Rod dice di non saper usare ( all’ospedale per fare i prelievi del sangue è uguale, quella la sa usare) facciamo la coda e quando è il suo turno non si accorge, per fortuna sono rimasta con lui, e allo sportello prende un modulo, poi compila e si rifa la coda, ma breve, e l’impiegata dice che non occorre rinnovare la tessera fino al 2012, quindi aveva ragione Rod, ma deve caricare dei biglietti.

Lui non capisce, e fa un sacco di domande strane, dove li carico, come devo fare, ma non capisco dove stanno, ecc. Vorrebbe i vecchi biglietti di carta. Allora dico io alla signorina, per non far perdere la pazienza a lei e a chi è in attesa: “Metta un carnet per navigazione, a te spiego dopo” pago i 10,50 euro la signorina carica la tessera, e andiamo.

Qui comincia la tragedia. Come farò adesso che non ho biglietti ad andare all’accademia?

Li hai i biglietti, sono dentro la tessera.

Lui prende la tessera la guarda per leggere le scritte e mi dice che non ci sono.

Cerco di fargli capire che sono dentro, come i soldi in banca.

Lui non vuole arrendersi, dice che non puo sapere se ci sono o no.

Gli dico che alle macchinette si puo vedere.

Sembra convinto.

Ma ogni giorno ritorna a dire che non capisce come farà a prendere il vaporetto adesso.

Come prima, devi solo farti caricare dei biglietti dai tabaccai o all’ACTV prima di finirli.

No me piase sto sistema che no se vede .

E’ l’unico, ormai.

Bene, oggi dovevamo fare la valigia, con il dramma medicine da portare, ma anche da mangiare questa sera e domani mattina, e da non tenere in borsa a mano, per evitare problemi al cek in, e lui invece di preparare il sacco dei molti medicinali calcolati per i dieci giorni e le mezze pastiglie gia tagliate delle medicine che a giorni alterni hanno dose rinforzata e il calendario per i suddetti giorni ecc. Lui tira fuori di nuovo il problema di come farà a prendere il vaporetto per venire in piazzale Roma.

Io sono proprio esplosa.

Poi ha messo tutto quello che devo mettere in valigia, sul letto, ho raccomandato che si controlli la lista che ha fatto e che ho visto anche io, e per fortuna mi sono accorta che non ha messo sul letto nemmeno una camicia. Poi ha detto : Ne bastano due, che questa a quadri dura tanto .

Io sono vecchia, sono irritabile, sono stanca, non so spiegargli le cose e non ho pazienza.

Questa è la vecchiaia e la trovo difficile e tanto faticosa.