7 gen 2011

ECLISSE del 4 gennaio 2011


Il potere della TV

- la foto dell'eclisse ore 9.01 a Padova, gentilmente concessa dall'autore Lirio Ribaudo --


Il 2 gennaio alla tv devono aver detto qualcosa di tragico sul potere dell’eclisse di sole : Rod ha preso nota : comperare un filtro 14 per saldatori.

Ma dai, Rod, cosa ti serve? Non devi mica fissare il sole?

- Hanno detto che puo far male, si puo rovinare la vista e io sono già messo male:

- Ma se il massimo sarà alle nove e un quarto del mattino? Figurati, quando esci è già tutto normale.

- Ma voi non pensate a Lili? Lei potrebbe guardare il sole e rovinarsi gli occhi

- Ma dai, non esagerare, poi magari sarò nuvolo.

Il 3 mattina Rod è in gran agitazione, vorrebbe già uscire, ma -è presto per il ristorante, Rod!- ma lui vuole trovare dove si compera il filtro 14?

- Un filtro da saldatori si compera in un negozio con atrezzature da operai, meccanici saldatori, non so, forse Ratti, ma cosa ti serve non devi fare osservazioni, poi il sole è basso che forse lo si vede solo dalle finestre dell’ultimo piano alle nove del mattino!

- E’ pericoloso e lo voglio comperare; proverò dall’ottico.

E quando dovevamo andare al ristorante con Lili, lui è partito per l’ottico.

La povera commessa gli diceva che non aveva filtri per guardare l’eclisse e voleva dargli dei senplici occhiali polaroid da sole, ma che non guardasse il sole per carità, -Non si deve farlo MAI-

Rod è arrivato al ristorante con mezz’ora di ritardo ed ha dichiarato :

-Domani non esco, e state attenti voi, con Lili! -

Il 4 mattina era quasi completamente nuvolo. – No Rod, se vuoi il giornale esci tu, e vedrai che nessuno cammina con davanti alla faccia la maschera da saldatore-

Ma cosa avevano detto alla TV ?

Se è stata recepita da Rod in tal modo perché mi meraviglio se chi appare in TV ha tanto seguito?


QUI C’ERA LILI


QUI C’ERA LILI

Non ci mancava niente.

Alla mattina si versava il latte nella tazza o nel biberon, a seconda dei desideri, poi ne beveva e subito veniva a mettere la polvere del caffè nella moca, con una precisione ed un’attenziione che ne venne spanta una briciola solo quando per sbaglio le urtai la mano.

Chiedeva se poteva andare a svegliare il papà, se dicevo –dopo-, lei aspettava.

A tavola a volte vedeva Rod chiudere gli occhi:

- NO DODO’, Nonno!- meravigliata che si possa aver voglia di un pisolino.

Ma, col nonno andare a passeggio è bellissimo, cammina così piano che Lili ha tutto il tempo di godere la passeggiata e tutte le barche e colombi e meraviglie della strada.

Coccolava le sue “bambola” che avevano i capelli e i “bebé” quelli pelati.

A volte ne maltrattava uno, sbattendolo contro un mobile, per farlo piangere ed aver subito il piacere di baciarlo e consolarlo.

-Oh! Mon bebé, il pleur.-

A sera il bagno era un gran bel gioco, fino al momento di lavare i capelli.

A nessuna bambina è mai piaciuto avere vicino agli occhi la schiuma e poi di sentirsi portar via il respiro da un diluvio di acqua.

Eè nato il bambino degli amici dei suoi genitori.

Lili è interessata e contenta.

Capita in soggiorno camminando a gambe larghe, ha qualcosa nei calzoni del pigiama e mi dice di toccare.

Hai sentito? Si ho sentito qualcosa di voluminoso.

- Je crois qu’il ne soit pas a son aise! Dice Lili e tira fuori dal pigiama il suo Bebé

A letto, un libro letto dalla mamma e poi “stella stellina” gracchiata dalla nonna:

Stella stellina, la notte s’avvicina,

la fiamma traballa, la mucca è nella stalla,

la mucca ed il vitello, la pecora e l’agnello,

la chioccia ed il pulcino, ognuno ha la sua mamma,

ognuno ha il suo bambino e tutti fan la nanna.

- E papà? –

Mi sembra giusto: - ognuno ha il suo papà., ognuno ha il suo bambino- allora si puo fare felicemente la nanna.

La dovevo ripetere cinque, sei volte, poi dicevo

-questa è l’ultima – e Lili acettava che le dicessi buona notte e uscissi.

Ma una sera disse che mi ero dimenticata– ognuno ha il suo papà –

Così ottenne una replica in più

Poi ogni sera inventava che avevo dimenticato qualche strofa: aveva imparato la filastroca a memoria.

E’ partita, ha messo a letto le bambole e i bebé, il libro con la bella addormentata che piange a cui ha dato tanti baci per consolarla.

Adesso, sono qui che aspetto. Non mi riesce di impegnarmi nelle mille cose, non ho voglia o mi prende una fretta di non so che, il tempo non passa mai e lostesso arriva sera che sono in ritardo sul programma e tante cose non sono state fatte.

Ci manca molto, ci manca Lili.