QUI C’ERA LILI
Non ci mancava niente.
Alla mattina si versava il latte nella tazza o nel biberon, a seconda dei desideri, poi ne beveva e subito veniva a mettere la polvere del caffè nella moca, con una precisione ed un’attenziione che ne venne spanta una briciola solo quando per sbaglio le urtai la mano.
Chiedeva se poteva andare a svegliare il papà, se dicevo –dopo-, lei aspettava.
A tavola a volte vedeva Rod chiudere gli occhi:
- NO DODO’, Nonno!- meravigliata che si possa aver voglia di un pisolino.
Ma, col nonno andare a passeggio è bellissimo, cammina così piano che Lili ha tutto il tempo di godere la passeggiata e tutte le barche e colombi e meraviglie della strada.
Coccolava le sue “bambola” che avevano i capelli e i “bebé” quelli pelati.
A volte ne maltrattava uno, sbattendolo contro un mobile, per farlo piangere ed aver subito il piacere di baciarlo e consolarlo.
-Oh! Mon bebé, il pleur.-
A sera il bagno era un gran bel gioco, fino al momento di lavare i capelli.
A nessuna bambina è mai piaciuto avere vicino agli occhi la schiuma e poi di sentirsi portar via il respiro da un diluvio di acqua.
Eè nato il bambino degli amici dei suoi genitori.
Lili è interessata e contenta.
Capita in soggiorno camminando a gambe larghe, ha qualcosa nei calzoni del pigiama e mi dice di toccare.
Hai sentito? Si ho sentito qualcosa di voluminoso.
- Je crois qu’il ne soit pas a son aise! Dice Lili e tira fuori dal pigiama il suo Bebé
A letto, un libro letto dalla mamma e poi “stella stellina” gracchiata dalla nonna:
Stella stellina, la notte s’avvicina,
la fiamma traballa, la mucca è nella stalla,
la mucca ed il vitello, la pecora e l’agnello,
la chioccia ed il pulcino, ognuno ha la sua mamma,
ognuno ha il suo bambino e tutti fan la nanna.
- E papà? –
Mi sembra giusto: - ognuno ha il suo papà., ognuno ha il suo bambino- allora si puo fare felicemente la nanna.
La dovevo ripetere cinque, sei volte, poi dicevo
-questa è l’ultima – e Lili acettava che le dicessi buona notte e uscissi.
Ma una sera disse che mi ero dimenticata– ognuno ha il suo papà –
Così ottenne una replica in più
Poi ogni sera inventava che avevo dimenticato qualche strofa: aveva imparato la filastroca a memoria.
E’ partita, ha messo a letto le bambole e i bebé, il libro con la bella addormentata che piange a cui ha dato tanti baci per consolarla.
Adesso, sono qui che aspetto. Non mi riesce di impegnarmi nelle mille cose, non ho voglia o mi prende una fretta di non so che, il tempo non passa mai e lostesso arriva sera che sono in ritardo sul programma e tante cose non sono state fatte.
1 commento:
Ciao dolcissima Nonna Alga!!! :*)
Su, via, prendete l'aereo e volate voi da LEI!!! ^__________^
Vi abbraccio fortissimo e vi lascio mille mila auguri di Buona Pasqua!
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