2 ago 2014


DUE DIVERSE MEMORIE
- Non è che si perderanno i cani E i gatti che gavemo a casa nostra, ... a lasciarli soli.
- No. I gati no se perde.
- El gato, el nostro gato, se ga da da far?
- No credo, no gavemo gati adesso.
- Adeso gavemo un can!
. No gnanca un can. Ti gavevi un can co ti geri puteo.
- Parchè ghe xe scrito “ I Brenta” la sul muro?
- Non è scritto niente, sono delle figure di sciamani precolombiani con penne e teste da morto.
- Allora mi sono sbagliato. … Come farò dopo a non sbagliare fermata?
- Ci sono io, non stare in ansia, sono sempre con te.


Intanto guardo fotografie degli anni trascorsi.
2002 a Roma, quella giacca di seta greggia color erba secca, imbottita e leggera, che mi piaceva tanto perché potevo ficcarla in valigia, dormirci su e non era mai sgualcita, faceva caldo e non pesava un etto. 
Dove l’avevo comperata? Dove sarà? 
Ho deciso di eliminarla? E dove l’ho buttata, cassonetto o dimenticata in qualche città, o forse in un cassone in soffitta?
Non riesco assolutamente a trovare qualcosa nella memoria: mi meraviglia scoprire come si cancellano le cose, e non esistono più. 
Sono passati solo 12 anni, e non è rimasta che una foto, ma nella mia testa NIENTE.

13 lug 2014


13-07-2014
Ieri al risveglio del sonnellino Rod era agitato, certo di aver assicurato a qualcuno che sarebbe andato a fare una visita, ma non se la sentiva di andare. Avrei dovuto telefonare ma non sapeva a chi.
Inutile dire che stesse tranquillo, che nessuno aveva telefonato, inutile assicurarlo che essendo in pensione non può aver “rogne” perché non è più tenuto agli obblighi della professione: - Ma quanti anni hai? - Tredici.
Inutile ogni altra razionale assicurazione.
Allora volle carta da lettere e penna, voleva scrivere al primario.
- Hai scritto al primario?
- No el xe morto.
Improvvisamente infanzia, problemi lavorativi della maturità, e attualità del presente si sono trovati assemblati in un unico presente e l’ansia si è stemperata cancellando il sogno.

C’è qui Eu. E mangeremo pesce, spaghetti ai peoci e delle oratine dell’Adriatico  ai ferri. Rod chede : - E’ il cenone di Capod’anno?
- No Rod, non senti che siamo in estate? oggi siamo il 13 di luglio.
- E non è Capo d’anno? Strano.


OGGI
Rod si è svegliato alle sei con il desiderio impellente di telefonare ai Casarini, ma non ha il numero.
Sarebbe una cosa facile, se almeno sapesse dove abitano, io non li conosco, ma vagamente ricordo il cognome:
- Sono per caso quei due giovani sposi che al tempo di guerra, sfollati da Trieste, l’organizzazione del Comune aveva stabilito che fossero ospiti qui a casa con le tue zie?
- Si sono loro, forse Antonia sa il numero.
- Dormivano di sopra?
- No dormivano nella stanza di Antonia. Chiedile tu il numero.
- Ma Rodolfo, Antonia è morta nel marzo 1986. Non avete più avuto contatti con questi Casarini da troppi anni.
Mi hai raccontato che dopo la guerra sei stato ospite da loro in collina vicino a Parma mi sembra. Per avere un ricordo avevi comperato in 4 giorni una ventina di paesaggi delle colline, e li hai ancora in qualche cassetto: ti avevo chiesto se potevo buttare quelle brutte cartoline grige: una chiesetta Santa Maria della quercia, il bosco con un sentiero, tre case di contadini tra gli alberi, ecc. Su tutte avevi puntualmente scritto la data. Mi hai detto di no. Avevi sedici anni, eri innamorato della signora e te la sognavi anche di giorno.
- Appunto per questo voglio telefonare, per ringraziarli.

Se il presente si mescola con il passato, diventa passato prossimo o passato anteriore?

12 lug 2014


un uomo anziano e una donna giovane:

alcuni pensano : che bella ragazza!

altri pensano: che vecchio !

sua moglie pensa: nol xe bon de inveciar.