13 lug 2014


13-07-2014
Ieri al risveglio del sonnellino Rod era agitato, certo di aver assicurato a qualcuno che sarebbe andato a fare una visita, ma non se la sentiva di andare. Avrei dovuto telefonare ma non sapeva a chi.
Inutile dire che stesse tranquillo, che nessuno aveva telefonato, inutile assicurarlo che essendo in pensione non può aver “rogne” perché non è più tenuto agli obblighi della professione: - Ma quanti anni hai? - Tredici.
Inutile ogni altra razionale assicurazione.
Allora volle carta da lettere e penna, voleva scrivere al primario.
- Hai scritto al primario?
- No el xe morto.
Improvvisamente infanzia, problemi lavorativi della maturità, e attualità del presente si sono trovati assemblati in un unico presente e l’ansia si è stemperata cancellando il sogno.

C’è qui Eu. E mangeremo pesce, spaghetti ai peoci e delle oratine dell’Adriatico  ai ferri. Rod chede : - E’ il cenone di Capod’anno?
- No Rod, non senti che siamo in estate? oggi siamo il 13 di luglio.
- E non è Capo d’anno? Strano.

1 commento:

gata da plar ha detto...

anche il papà di una mia amica e collega di lavoro fa così... tanta pazienza, assecondarli e amarli ancor più di prima...
Sei una roccia Alga per lui... ma chi sorregge te?
TVB!