3 apr 2008

ROMA Continua

Venerdi28 mostra 'Rosso pompeiano” al Museo Naz. Romano
--LEI NON SA CHI SONO IO--

Incredibile, affreschi romani degli scavi di Ercolano e Pompei in gran numero sono stati portati a Roma da Napoli per questa mostra. Si tratta spesso di intere pareti decorate e dipinte a figure, e mi vengono I brividi per la estrema delicatezza che hanno tali opere. Noto che la mostra non ha posto alcuna protezione per queste opere che non hanno un vetro , ne squilla un allarme quando I visitatori che sono molti nei piccoli padiglioni si accostano pericolosamente alle opere.
E' permesso fotografare, purche' non si usi il flesh.
Nelle sale espositive delle opere del museo gli allarmi squillano di continuo quando alcuni si avvicinano a statue . Perche' nella mostra che e' tanto piu fragile e frequentata non ci sono allarmi?
Arriviamo in una saletta con pareti di tessuto scuro su cui sono appesi degli affreschi che rappresentano un giardino con figurine ed un tempio circolare con colonne bianche. C'e' molta gente e lo spazio e' piccolo, una signora di eta' piu che matura sta di fronte al paesaggio, circondata da quattro o cinque che l'ascoltano: disquisisce.
Sfiora con le dita il tempietto dipinto, accosta la faccia a pochi millimetri e il suo alito si deposita sulla superficie preziosa, io allora esplodo:
“ Ma non e' possibile che qui si tocchino opere di questo valore, e non c'e' un controllo, ne un allarme, lei non sa che non si toccano I dipinti?'
La donna inviperita mi si rivolta contro:
“ Lei non sa chi sono io, sono un'archeologa della sovrintendenza e sto facendo uno studio, sul tempietto circolare od ottagonale, non toccavo assolutamente il dipinto.”
“ Io ho visto benissimo che lei toccava ed era pericolosamente vicina, sono giorni che vedo toccare e carezzare le opere esposte senza che nessuno intervenga”
Una signora di Trieste rimbecca' “anche io ho visto che lei toccava ed invece di aggredire chi ha a cuore il patrimonio nazionale, farebbe meglio a ringraziarci, I cittadini che toccano tutto nei musei sono veramente troppi!”
Anche Rod si unisce alle proteste.
L'archeologa insisteva “ Sono 35 anni che lavoro, e si dovrebbe rispettare la privaci, nel fare commenti” Ho l'impressione che alcuni dei suoi tirapiedi siano dalla nostra.
Me ne andavo per non continuare a discutere , avrei voluto dire che certi studi si possono fare in assenza di visitatori per non dare pessimo esempio e che delle macrofotografie sono piu leggibili e utili per studi seri. Intanto arrivo' un ufficiale della guardia di finanza, bardato di dorature , alto, elegante e pieno di se, si pose quasi appoggiato con la schiena al suddetto dipinto e un fotografo con potente macchina fotografica gli sparo' cinque sei flesh.
Ecco il mistero: Era un'opera recuperata dalla Guardia di Finanza, nel febbraio 2008, quindi da un mese appena ed esposta per la prima volta.
Era stata trafugata da siti vesuviani negli anni '70 e poi aveva viaggiato in Svizzera, Belgio, Francia. Finalmente era tornata in Italia, quindi tutti erano in fregola tanto da staccare gli allarmi della mostra per poterla ammirare e disquisire liberamente.

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