12 gen 2008

Blog Blog -

Blog, blog, è il rumore di qualcosa che va a fondo?
Fra quattro mesi compio settant'anni.
Se penso ad una persona di settant'anni immagino una persona vecchia, vestita di grigio o di nero generalmente con poca voglia di godere la vita; se donna, porta il cappello sotto cui si intravvedono i capelli ben annodati, gonne sotto il ginocchio, la borsettina infilata al braccio sinistro, che frequenta la chiesa con devota frequenza, che fa la spesa, stira, rammenda, legge il giornale e soprattutto si preoccupa.
Ecco, questa non sono io, quindi io non ho settant'anni nella mia immagine mentale. Non so capire bene cosa sia aver gia 70 anni. È grave?
Questa è mia madre. Quindi qualcosa è cambiato, ma il mio cervello non ne ha preso nota.
Il mio cervello, in effetti, prende nota di tutto, con molto disordine e confusione, questo da sempre, ma con graduale aggravarsi dovuto all'eccesso di dati da archiviare.
Perché nessuno ci insegna ad archiviare le memorie? Anche nel computer ho un eccesso di dati che non hanno ordine, più li metto in cartelle che contengono altre cartelle, più li salvo, più scompaiono, per apparire improvvisamente quando cerco altre cose.
Mia madre, nata proprio nel 1900 aveva un senso innato dell'ordine e sapeva sempre dove trovare le sue cose. Probabilmente nascere in un anno così matematicamente esatto le ha giovato.
Io sapevo sempre quanti anni lei aveva, mi bastava sapere in che anno ero io; ma i miei anni, quando cominciarono a superare i 35 mi si confusero, a volte ne dichiaro di più a volte di meno, dico un numero a caso. Quest'anno so che ne compio in aprile 70.
Di questo sono sicura senza fare sottrazioni, è l'ordine che ho voluto dare a questo 2008.
Comincio dall'età perché ammettiamo che se va bene, riesca ad essere sufficientemente lucida ed autonoma per altri 20 anni, devo assolutamente riuscire a far ordine nelle mie cose, a finire tutti i lavori iniziati e messi in attesa, a buttar via la quantità di cose che ingombrano computer, cassetti, armadi, mensole, pavimenti, casa in generale.
Devo rendermi conto che non ho 35 anni, il fatidico “mezzo del cammin” di Dante.
Buttare via è una cosa che non so fare e questo è colpa di mia mamma: buttava via tutto lei. Mi apriva la cartella e buttava in pattumiera la frutta acerba che avevo raccolto per mangiarla di nascosto, i pezzi di vetri e ceramica che trovavo giocando all'archeologa, buttava via tutto quello che non fossero libri quaderni, penne e matite.
Io raccolgo molte cose: conchiglie, sassi, legni, ossa, fotografie, pagine di giornali, figure, grossi chiodi, cocci archeologici ed ogni altra cosa che scelgo tra mille altre passeggiando in riva al mare, in montagna, in viaggio. Quando voglio buttar via sono dolori: mi passano le ore ed alla fine con fatica ho scartato uno o due elementi.
Andrei molto bene ad eliminare le cose inutili degli altri, allora so con certezza se una cosa non vale niente, e mi riusciva bene con le cose di mio marito, per esempio le pubblicazioni di medicina che invadevano troppo la casa. Quelle a cui non aveva tolto la pellicola, le liberavo io, le sfogliavo e le trasferivo in cantina. Qui restavano a lungo. Poi arrivò la raccolta differenziata.
Rodolfo andò in pensione, abbiamo contribuito assieme alle raccolte e il problema si è aggravato.
C'è qualcuno che mi insegni a far ordine?
Rapidamente però perché devo fare le cose che mi piacciono e quelle che m'intrigano, quelle che non voglio aver

3 commenti:

my new york ha detto...

io ho comprato un libro che si chiama organize your life...è utile e interessante, ma per adesso l'unica cosa che faccio è il letto al mattino come prima cosa perchè la regola è COSA FATTA CAPO HA....ma te ne parlerò più in dettaglio. pr il momento complimenti al blogblog

matteo ha detto...

Il tuo tipo di organizzazione è quello per persone intelligenti; prendi con te a casa tutto quello che ti meraviglia, e butti via le cose che starebbero ben ordinate su una mescola – come le riviste di medicina – che sepolte nel loro ordine astemio non possono sorprendere più.

Sul blog blog devi metterci qualla storia col tonton.

Settant'anni? Ma sei sicura?

esperiamochemelacavo ha detto...

brava gale! il fatto è che tua mamma ti ha insegnato a tenere le cose con un valore economico e ad eliminare quelle che ne sono prive. invece tu sei propensa a tenere le cose che hanno un valore artistico, sentimentale, ideologico, e così ti senti un po' in colpa perchè è contrario a quello che ti hanno insegnato. penso che, andando verso i settanta, non abbia molto senso accumulare beni con valore economico, se non servono per divertirsi o per fare cose utili, meglio accumulare ricordi e cose che suscitano un'emozione. In fondo, ognuno da' alle cose il valore che sente.
per esempio, a me hanno regalato il libro organize your life che ti consiglia my NY, l'ho aperto e la prima riga diceva: questo è il libro più importante della vostra vita. ho pensato: e questo cosa ne sa della mia vita? così lo ho chiuso e riposto su uno scaffale in alto perchè mi stava antipatico.
poi, mesi dopo, la persona che me lo aveva regalato mi ha fatto mortalmente incazzare. così ho preso il libro più importante della mia vita e lo ro strappato in tanti piccoli pezzi. mi sono sentito subito meglio. era proprio un libro utile! morale: bisogna sempre tenere tutto prima o poi ti sarà utile, il problema è che quando ti è utile non lo trovi più perchè è sepolto sotto altre cose utili... (ma questa è un'altra storia)